SULLA BELLEZZA DEL RESTITUIRE
Quando sei consapevole di tutto ciò che ti è stato dato, nella tua vita e negli ultimi giorni, è difficile non sentirti commosso e felice di restituire.
~ Anne Lamott
Alcune settimane fa, ho introdotto il tema della gratitudine in un gruppo di adolescenti che guido nella pratica. C’è stato un ragazzo – avrà avuto 16 o 17 anni – che è rimasto particolarmente colpito dalle poche parole con cui ho accompagnato la meditazione, e alla fine dell’incontro mi ha chiesto: “vuoi dire che se imparo ad apprezzare quello che ho, invece di fissarmi su cosa mi manca, posso cambiare il corso della mia esistenza?”
Ho sentito un battito più forte del cuore e le guance esplodere in un sorriso, come quando si è sorpresi e felici, compresi.
Sì, la gratitudine è una risposta positiva alla vita, che deriva dal riconoscere che c’è qualcosa di buono in ogni singola giornata, in ogni momento. E la sua naturale estensione è data dalla bellezza del restituire.
Quando coltiviamo a fondo il sentimento della gratitudine, e meditare sulle nostre fortune diventa una pratica quotidiana, allora iniziamo ad avvertire un senso di urgenza che ci spinge a completare il movimento circolare del dare e avere.
Un gesto semplice come respirare è la prova di questo movimento: riceviamo con l’inspirazione, restituiamo con l’espirazione. Il respiro è anche la prova di come siamo tutti interconnessi: a ogni inspirazione, accogliamo l’aria che ha espirato qualcun altro. E questo dimostra che abbiamo bisogno degli altri come l’ossigeno.
Pensateci un attimo: qual è la prima cosa che fate quando ricevete una bella notizia? Forse desiderate condividerla con qualcuno che è importante per voi. E cosa fate quando accade qualcosa di brutto? Probabilmente, cercate un po’ di supporto emotivo da una persona cara. Nel bene e nel male, facciamo affidamento sugli altri, dipendiamo gli uni dagli altri. È una spinta naturale.
Ora, facciamo un bel respiro e ampliamo la visione. Come esseri umani, avvertiamo il bisogno innato di dare un contributo alle persone attorno a noi. Si manifesta nel piacere di esserci per un amico che ha bisogno o in gesti dalla portata più grande, come prendere a cuore una causa: realizziamo l’importanza del dare, che può assumere molte forme. Diamo denaro, interesse, tempo, energia.
Il senso della vita sta nel creare significato. E il significato non deriva da ciò che abbiamo, ma da ciò che diamo – partendo da ciò che diamo a noi stessi fino alla possibilità di migliorare la vita delle persone che amiamo, quelle che conosciamo e anche quelle che forse non incontreremo mai.
Quando alcuni anni fa ho deciso di “mollare tutto” per ricominciare da zero, quello è stato, in un certo senso, un restituire. Un modo di creare significato. Sentivo in ogni cellula del mio corpo che non avrei resistito un giorno in più senza restituire tutta la bellezza e la profondità che la pratica mi aveva donato.
Ho ricevuto tanto, tantissimo, da tutte le persone che ho incontrato nel mio cammino, ognuno di loro è stato un maestro, e provare un senso autentico di gratitudine ha generato un effetto a catena che ha sempre un impatto positivo per chiunque ne faccia parte.
La bellezza del restituire, infatti, non è solo un beneficio per chi riceve. È, sopra ogni cosa, un’incomparabile espressione di gioia e pienezza per chi dà.
Se non siete ancora entrati in questo circolo virtuoso, fatelo oggi, fatelo ora. E scoprirete che la sola ragione della vostra esistenza non è ciò che voi avrete dalla vita, ma ciò che darete alla vita.
Buona pratica!